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Taijiquan a ROMA - torna indietro

Roma , 27 Ottobre 2017

Corsi di Taijiquan Roma (Tai Chi Chuan) Cenni storici e filosofici


 

I

TAIJIQUAN YANG

CENNI STORICI E FILOSOFICI

 

 

TERMINE

Il termine Taijiquan (Tai Chi Chuan) è relativamente moderno; il suo nome antico era invece Mien Quan, ossia “pugno di cotone”. La sua traduzione è “essenza suprema” o “ultimo supremo” (da Tai = supremo, più grande, e Chi = altissimo, ultimo, definitivo, sommità; il termine Tai nelle costruzioni significa il “vertice”), ed è definito anche “Boxe delle ombre” o “Arte della divina salute”. Di esso fanno parte integrante tutti gli esercizi di Kong Fou, Tao Ying, Ngan Mo e di Qi Gong, come avviene per gli altri stili interni (Pa Kua, Hising I ecc.).

 

ORIGINI

Le origini del Taijiquan sono antiche, ma le prime notizie storiche si hanno a partire dal XIII secolo a.C., durante la dinastia dei Sung (divisa in Sung settentrionali 960-1126 e Sung meridionali 1126-1279), con un personaggio ritenuto il fondatore, Zhang San Feng, monaco taoista che ne avrebbe avuto ispirazione in un sogno o, secondo altre versioni, vedendo combattere una gru e un serpente; questi animali, quindi, sono diventati anche i simboli di questa disciplina. Zhang San Feng è considerato, al pari di Ta Mo nel Buddhismo, il padre del Kung Fu interno. Come il Taijiquan sia effettivamente nato non è molto chiaro: c’è chi pensa che sia anteriore a Zhang San Feng e che quest’ ultimo sia solo uno dei primi codificatori ufficiali; di certo la teoria taoista su cui si basa è molto più antica. Esistono tre leggende attorno all’ispirazione di Zhang:

- attraverso un sogno che poi, messo in pratica, diventa un’efficace forma di lotta;

- attraverso la meditazione sugli elementi (Tzu Chan Ying Shu) ed in particolare sui mutamenti del cielo e delle nuvole

- osservando il combattimento tra una gru e un serpente (nella simbologia taoista rappresentano rispettivamente Yin e Yang)

 

I CHING E TAIJIQUAN

Zhang San Feng si ispirò all’I Ching (Yijing), il celebre libro di divinazione, mettendo in relazione il continuo fluire degli eventi e degli elementi naturali rappresentati dagli esagrammi, con movimenti ed azioni prestabilite e concatenate senza soluzione di continuità; proprio come appare nella struttura del Libro dei mutamenti, dove le due linee principali (Yang­___   Yin_ _)

si combinano nei quattro simboli binari, poi negli otto simboli ternari e infine nelle sessantaquattro immagini, per svelare i meccanismi che muovono l’universo. Ognuna rappresenta una posizione o un’azione e nelle forme di Taiji vengono messi in atto tutti i 64 esagrammi, mentre gli 8 trigrammi di base indicano le direzioni cardinali. L`I Ching risale a 5000 anni fa, sotto la dinastia Xia (2700 a.C.), quando vissero tre importanti imperatori, tra cui Fu Hi, dal quale hanno avuto origine le tecniche di divinazione: si poteva scorgere l`andamento dell`Universo attraverso le linee che venivano formate dalle ossa bruciate e dalle quali derivano le due linee fondamentali del Libro dei mutamenti. In seguito a questi segni vennero associate le due polarità dell`universo, che formano il Tao o Dao. Il “Chi” (Qi) è l`energia, il perno attorno al quale ruota coeso il tutto nei suoi aspetti complementari. Questa concezione ha dei punti di contatto con la fisica, la teoria dei quanti e del big bang. I 64 esagrammi, quindi, indicano tutti i possibili cambiamenti dell`universo che si ritrovano nel Taiji nelle posizioni in mutamento. Zhan San Feng creò una combinazione di 13 posizioni di base dette, appunto, di Zhang San Feng o Chi Sai, nelle quali veniva rappresentato l’intero ciclo vitale, con il Cielo che nutre la terra, l’Uomo che è il tramite, la Terra che dà i suoi frutti. Tutti gli stili di Taiji riconoscono queste posizioni, le quali poi vengono collegate in vario modo nelle forme. Al di là delle sue effettive origini, è importante sottolineare che il Taiji è stato generato, come movimento marziale, dalla forza di un pensiero filosofico, quello taoista; nasce quindi nell’ambito dei concetti, come se, per dare la più ampia dimostrazione della loro filosofia, i saggi taoisti si fossero adoperati nella creazione di una serie di tecniche e movimenti in accordo con il Tao e le sue leggi. In accordo cioè con la cosmologia taoista che si diparte dal Wu Chi per dare inizio alla vita in tutto il cosmo; l’alternarsi degli elementi complementari e contrapposti Yin-Yang, che generano la pulsazione stessa della vita, trovano qui il massimo riscontro in sintonia con il Wu Hising o i cinque stadi di trasformazione della materia e con il “Pa Kua”, gli otto trigrammi nella loro classica disposizione risalente all’imperatore Fu Hi, la cui combinazione porta ai sessantaquattro esagrammi.

  

 

PA KUA rappresentazione degli otto trigrammi che segnano le direzioni sulle quali ci si muove nell`esecuzione della forma di Taijiquan.

 

 

EVOLUZIONE STORICA

Dopo Zhang San Feng non si hanno più grandi notizie circa l`evoluzione dei Taiji, il quale riappare nei XVI secolo nelle montagne del Wutan, tra l`Honan e Hopei, in un villaggio che verrà poi chiamato Chen Chia Kou (villaggio della famiglia Chen) con il M° Chen Wang Ting (1580 d. C.) dal quale si diparte la cronologia della famiglia Chen, da cui lo stile “CHEN” (vedi teoria stile Chen). Dallo stile Chen nasce poi lo stile Yang, con ilYang Lu Chan (chiamato anche Yang Fu Kuei, 1799 d.C.-l 872 d.C.), il quale riuscì ad imparare il Taiji facendosi assumere come servitore da un ricco signore di Pechino che aveva fatto giungere da Chen Chia Kou un grande M° di Taiji perché insegnasse lo stile ai propri figli. Non dopo molto il M° si accorse di essere costantemente spiato durante le lezioni, scoprì quindi il nascondiglio dì Yang, al quale impose poi di dimostrare cosa avesse imparato. Yang si dimostrò Superiore agli allievi, venne accettato come allievo e poi inviato a Chen Chia Kou per migliorare la sua tecnica. Nel villaggio incontrò il M° Chen Chan Hising (allievo di Chen Ping Wang, uno dei tre figli di Chen Wang Ting), con il quale perfezionò lo stile, che nel frattempo si era diviso in  due rami: il vecchio (o scuola vecchia) ed il nuovo (o scuola nuova).   

Yang tornò infine a Pechino dopo aver studiato le due scuole per fondare il suo stile di Taiji: lo stile Yang; in questo periodo si guadagnò il titolo di Yang Wu Ti o Yang L`insuperabile.     

Grazie al M° Yang il Taiji diviene famoso e conosciuto in tutto il mondo, prima come arte di salute e longevità, poi come arte marziale e pratica per il potenziamento dell`energia interna. Dal suo stile nasceranno le più importanti derivazioni del Taiji oggi esistenti.                                                                                          

 

II

SETTORI DI LAVORO ED ESERCIZI PER LE PRATICHE INTERNE NELLA SCUOLA "TAO CHI"

 

1) Qi Gong (Chi Kung). Potenza dell`energia o potenziamento dell`energia. È un insieme di pratiche salutari finalizzate all`accrescimento dell` energia, che viene poi messa in movimento nel Taiji. Il Tsi Ji (circolo del Qi, rete energetica del corpo, attraverso i meridiani, che permette l`alternanza di yin e yang) è il nostro circolo energetico, sul quale può influire negativamente il mondo esterno. La Qi Ren (energia dell`uomo) è composta di energie differenti derivanti da alimentazione, ereditarietà, movimento ecc. Nel Qi Gong si lavora con il Kong Fou, con alcuni esercizi di Tao Ying e di Lianxi Taiji, e con l`atteggiamento mentale (volontà).

 

2) Hu Xi (Kong Fou). Letteralmente “lavoro sulla respirazione”.

 

3) Tao Ying. “La via della salute”. Ginnastica Taoista. Comprende tutta la ginnastica dolce preparatoria (posturale, correttiva ecc.). È una ginnastica respiratoria e tendinea. Comprende anche i seguenti esercizi:

- PA TUAN CHING. La funzione di questi esercizi è quella di riequilibrare l`energia.

- SOI QI. “Risveglio dell`energia”. Sono esercizi piuttosto statici e agiscono prevalentemente sulla colonna vertebrale.

- YI JIN JIANG. “Esercizi del contadino”. Sono esercizi ripresi dalla vita contadina della quale imitano i movimenti.

 

4) Ngan Mo e Tui Na. Massaggio e digitopressione.

 

5) Medicina Tradizionale Cinese. Comprende diverse pratiche terapeutiche: Agopuntura, Moxa, Digitopressione, Erboristeria.  

 

 

 


 

 
 

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